Ricerche Ribelli

la nostra collana scientifica

Il comitato scientifico

Dall’ottobre del 2023 il progetto Cronache Ribelli ha il suo comitato scientifico, presieduto dalla professoressa Emanuela Costantini, docente presso l’Università degli Studi di Perugia. Esso si occupa di effettuare una valutazione peer review dei testi pubblicati nella collana “Ricerche Ribelli: studi umanistici e politico-sociali”, certificando il valore della pubblicazione nell’approfondire un determinato tema. Di seguito trovate i nomi e le biografie dei docenti che faranno parte in maniera permanente del comitato, mentre per alcune valutazioni su singoli testi si aggiungeranno, di volta in volta, accademici esperti di quella specifica tematica. La validazione avverrà attraverso il sistema del doppio cieco, ovvero tanto l'autore quanto chi si occupa della revisione non saranno a conoscenza delle rispettive identità, al fine di garantire la massima trasparenza sui giudizi emessi.

Emanuela Costantini (Città della Pieve, 1975) è professoressa associata di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Perugia. Laureata nel 1999 in Scienze politiche presso l’Università degli studi di Perugia con una tesi dal titolo La Romania dopo il 1989: nascita e sviluppo del sistema dei partiti. Ha conseguito nel 2004 il titolo di dottore di ricerca in “Storia politica dell’età contemporanea (sec. XIX e XX) presso l’Università degli studi di Bologna, discutendo una tesi dal titolo L’antiliberalismo alla periferia d’Europa. Gli intellettuali nazionalisti romeni nel periodo interbellico.
Dal 2004 al 2009 ha collaborato con la cattedra di Storia dell’Europa orientale presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Perugia con diversi contratti di collaborazione e di insegnamento e ha preso parte a numerosi progetti di ricerca interuniversitari. In particolare, nel progetto Prin 2003 sui rapporti tra comunità religiose e Stati nazionali nell’area ex ottomana (progetto realizzato dall’Università di Perugia e da quella di Trieste) si è occupata della posizione della chiesa ortodossa romena durante e successivamente alla formazione della Romania unita e indipendente. Nel progetto Prin 2005, ancora una volta realizzato dall’Università di Perugia e da quella di Trieste e incentrato sulla formazione delle città capitali negli Stati successori dell’Impero ottomano, ha affrontato la trasformazione di Bucarest nel periodo della costituzione dello Stato romeno (1830-1862).

Fa parte della redazione della rivista “Proposte e Ricerche”. Collabora per recensioni con la rivista “Ricerche di Storia politica” e con “Il mestiere dello storico”, è nel gruppo di referaggio di “Nuova rivista storica” e fa parte del comitato scientifico della collana “Mappamondi” della casa editrice Aracne. E’ membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Studi di Storia dell’Europa centrale e orientale (AISSECO), membro dell’Associazione Italiana di Studi del Sud-Est Europeo (AISSEE) e della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO).

Dal 2022 è professore associato in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lettere-Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne dell’Università di Perugia (dal 2014 al 2022 era in servizio come ricercatore confermato in Storia contemporanea presso il medesimo dipartimento, dal 2009 al 2014 presso il Dipartimento di Scienze Storiche). Dall’anno accademico 2009/2010 ha tenuto in qualità di professore aggregato corsi di Storia contemporanea per il corso di laurea interdipartimentale in Scienze della comunicazione. Nel 2014 ha avuto un incarico di insegnamento per il modulo di Storia contemporanea presso il corso biennale della Scuola di giornalismo radiotelevisivo della RAI di Ponte Felcino (PG).

Dal 2011 al 2015 è stata membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Scienze storiche dal medioevo all’età contemporanea, attivato dal Dipartimento di Lettere dell’Università di Perugia e del collegio docenti del dottorato in Storia politica dell’età contemporanea, attivato dall’Università di Bologna. Dal 2017 è membro del collegio docenti del Dottorato in Storia, Arti e Linguaggi nell'Europa Antica e Moderna.

Nel 2016 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale alla seconda fascia per il settore scientifico disciplinare M/Sto-04.

Ha partecipato a numerosi convegni e seminari internazionali e nazionali. Ha una conoscenza molto buona dell’inglese (in possesso di Cambridge Advanced Certificate) e del romeno, una buona conoscenza del serbo-croato e del francese, una conoscenza base del tedesco.

I suoi principali ambiti di ricerca riguardano il processo di costruzione delle identità e degli stati nazionali nell'Europa sudorientale, la partecipazione delle comunità ebraiche alla vita politica, culturale e sociale dello Stato nazionale in Romania, la storia delle capitali dei nuovi stati nazionali nel Sud Est europeo tra Ottocento e Novecento, la transizione dal comunismo alla democrazia nell'Europa sudorientale, lo sviluppo e l’evoluzione della cultura popolare (soprattutto musicale e cinematografica) nel Sud Est europeo durante il comunismo.

Queste tematiche sono state oggetto di numerosi progetti di ricerca e saggi (in particolare le monografie Nae Ionescu, Mircea Eliade, Emil Cioran. L'antiliberalismo nazionalista alla periferia d'Europa, 2005 e La capitale immaginata. L'evoluzione di Bucarest nella fase di costruzione e consolidamento dello Stato nazionale romeno (1830-1940), 2016, quest’ultima tradotta in romeno per la casa editrice Polirom).

Renato Covino. Già professore ordinario SECS-P/12 Storia economica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia e poi presso il Dipartimento di Lettere – Lingue, Letterature e Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Perugia. Professore straordinario e poi ordinario dal 2004 al 2011 in Storia contemporanea (M- STO/04) sempre presso la stessa Facoltà di Lettere e Filosofia. Professore affidatario di Archeologia industriale dal 2002 al 2007 presso la Facoltà di Beni culturali dell’Università degli Studi di Lecce. Professore associato presso da Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia dal 1985 al 2004 (SSD M- STO /04). Nel 2018 - 2019 fa parte del coordinamento del progetto Daily Bread coordinato dal prof. Carlo Fumian dell’Università degli studi di Padova e finanziato dalla Fondazione Cariparo. Presidente dal 2014 ad oggi della Commissione istituita dalla Regione dell’Umbria per la valorizzazione del patrimonio industriale. Membro del comitato di direzione delle riviste “Proposte e ricerche”, “Ricerche storiche”, “Patrimonio industriale” Direttore della Collana “Storia e territorio” dell’editore Il Formichiere e condirettore della collana dell’editore Marsilio sull’ Archeologia e il patrimonio industriale. Presidente dell’Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale. Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea nel 2013- 2014. Membro del Consiglio di amministrazione sempre dell’Isuc dal 2010 al 2016. Presidente nazionale dell’Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale. Vicepresidente dell’Istituto per la storia e la cultura d’impresa “Franco Momigliano” dal 2010 al 2013. Membro del Consiglio di amministrazione dello stesso Istituto dal 2007 al 2010. Direttore sempre dell’Istituto per la storia e la cultura d’impresa “Franco Momigliano” dal 2002 al 2006, di cui dal 1996 al 2001 è stato membro del Comitato scientifico. Direttore del censimento della catalogazione della provincia di Brindisi finanziato dall'amministrazione provinciale nel 2005-2006. Ha partecipato con compiti di coordinamento all’Unità 12 del Progetto Interradira “Eredità culturali dell’Adriatico. Conoscenza, tutela e valorizzazione” Direttore, in coordinamento con il CNR Ibam di Lecce, del “Progetto pilota per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio industriale pugliese. Archeologia industriale a San Cesario di Lecce”, finanziato dal Consorzio universitario interprovinciale salentino e dalla provincia di Lecce nel 2002-2003. Direttore della campagna di catalogazione delle Miniere e del villaggio di Morgnano finanziato dal Comune di Spoleto nel 2002-2003. Direttore dello Studio preliminare per il riuso dell’ex Stabilimento elettrochimico di Papigno finanziato dal Comune di Terni nel 2002. Coordinatore della catalogazione dei beni archeologico industriali promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana e dal Comune di Ascoli Piceno per la Valle del Tronto nel 1998-1999. Consulente per la Regione dell’Umbria per la catalogazione dei beni archeologico industriali dal 1981 a oggi. Membro del Collegio dei docenti del Dottorato in Storia (urbana e rurale) successivamente Dottorato in Storia dal medioevo all’età contemporanea dal 1982 al 2013. Presidente Nazionale di AIPAI dal 2006 al 2013.


Salvatore Cingari (Firenze, 1966) è professore Ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università per Stranieri di Perugia, già visiting professor all’Università del Cairo (2010) e fellow researcher invited all’Università di Cambridge (2022).
Con il suo primo libro, Il giovane Croce. Una biografia etico-politica (Rubbettino, 2000), ha vinto il premio nazionale Basilicata. Su Croce ha scritto altre tre monografie: Alle origini del pensiero “civile” di Benedetto Croce. Modernismo e conservazione alle origini dell’opera (1882-1902) (Editoriale scientifica, 2002), Benedetto Croce e la crisi della civiltà europea (Rubbettino, 2003), Dietro l’autonarrazione. Benedetto Croce fra Stato liberale e Stato democratico (Mimesis, 2019). Si è occupato anche del nazionalismo italiano e del pensiero di Antonio Gramsci su cui ha scritto alcuni saggi (Il populismo nell’opera di Antonio Gramsci, è stato tradotto in portoghese e inglese) e curato, con Enrico Terrinoni, Gramsci in inglese. Joseph Buttigieg e la traduzione del prigioniero (Mimesis, 2022). Con ispirazione gramsciana ha anche cercato di studiare il rapporto fra intellettuali, potere e istituzioni formative nell’Italia postunitaria, in alcuni studi fra cui ricordiamo la monografia Un’ideologia per il ceto dirigente. Pensiero e politica al liceo Dante di Firenze (1853-1945) (Olschki, 2012), da cui ha tratto un reading teatrale. Si interessa anche alla teoria politica e sociale: ha curato Lessico postdemocratico (con Alessandro Simoncini, Perugia Stranieri University Press, 2017) e ha ricostruito la storia dell’ideologia meritocratica in La meritocrazia (Ediesse, 2020); su questi temi è intervenuto di recente con editoriali sul “Manifesto” e articoli su “Roars”, “Doppio Zero”,  “Minima ꝸ Moralia” e “Left”. Si occupa anche dei contenuti politico-sociali di film e serie tv: ultimamente ha scritto ad esempio Squid game. Ovvero della distopia meritocratica in S.Castellano, M.Teti (a cura di), Squid game. Società, cultura, rappresentazioni (Avanguardia 21, 2022). Molto di recente ha curato anche La tradizione italiana e l’altro. Cinque lezioni fra passato e presente, con contributi di Alberto Mario Banti, Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Giulio Ferroni, Alessandro Portelli (Castelvecchi, 2023). Fra i suoi lavori in corso di pubblicazione, nel 2024 uscirà, per  Mimesis, la curatela (con Siriana Sgavicchia) Mito, tradizione, immagini di Pasolini nel mondo.

  Delegato del Rettore per l’editoria, coordinatore dei Corsi di Alta Cultura, commissario per l’ASN nazionale (14B1) per il biennio 2021-2023, è nel comitato scientifico di varie riviste (fra cui il “Il pensiero politico”) e collane. Dirige inoltre la Collana di storia del pensiero politico italiano per la casa editrice Mimesis, Studi di Storia e critica delle idee per la Perugia Stranieri University Press e Storia del pensiero critico e filosofia politica per la Pacini editore.

Gianluca Gerli (1988) è professore a contratto di storia e culture delle migrazioni presso l’Università per Stranieri di Perugia e consulente della Presidenza della Commissione Straordinaria del Senato per il contrasto dei fenomeni di discriminazione. È autore della monografia dal titolo Sotto controllo. Il governo internazionale delle migrazioni e le prospettive dei Corridoi Umanitari (Guerini, 2022). Ha scritto svariati articoli inerenti alla storia delle migrazioni, suo principale ambito di studi da cui è derivato un interesse scientifico per il tema delle discriminazioni. Attualmente le sue ricerche si concentrano sulla storia delle relazioni Chiesa-fascismo.

Dal 2023 Oleksiy Bondarenko è docente di Politica Comparata e Metodi Quantitativi presso il Dipartimento di Politica Internazionale di City, University of London (Regno Unito). In precedenza ha insegnato all’Universita’ di Warwick (University of Warwick), University College London (UCL) e Universita’ del Kent (University of Kent) dove ha completato il Dottorato di Ricerca in Politiche Comparate nel 2022.
I suoi interessi di ricerca ruotano principalmente intorno alle dinamiche economico-politiche in regimi autoritari, con il focus su Russia e Ucraina. Nello specifico il ruolo di ‘elite networks’ e istituzioni informali nel sistema partitico, relazioni federali e processo di decentramento del potere. Il suo nuovo progetto esplora l’impatto del processo di decentramento del potere in Ucraina (dal 2014) sui gruppi di potere regionali e le nuove dinamiche nelle relazioni tra centro e regioni. Il suo recente articolo, Between Loyalty and Opposition: the Communist Party of Russia and the Growing Intra-Party Cleavage, pubblicato in “Communist and Post-Communist Studies” esplora le conseguenze del crescente autoritarismo del regime putiniano per i partiti di pseudo-opposizione.

Paola Imperatore svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, e si occupa di conflitti sociali, giustizia ambientale ed ecologia politica. Co-dirige, insieme a Ilenia Iengo, la rubrica "Italian Political Ecologies" per il blog Undisciplined Environment. Recentemente ha pubblicato "Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell'era della crisi climatica" per Meltemi e, insieme a Emanuele Leonardi, "L'era della giustizia climatica. Prospettive Politiche per una transizione ecologica dal basso" per Orthotes Editrice.

Costanza Calabretta. Nata nel 1986, frequenta l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’, dove dopo la laurea in storia contemporanea con una tesi sulle trasformazioni di Berlino dopo l’89, consegue un dottorato. La ricerca verte sulla nuova festa nazionale della Germania riunificata (3 ottobre) e sulle celebrazioni legate alla Rivoluzione pacifica del 1989, approfondendo il tema della cultura della memoria. La ricerca, svolta prevalentemente a Berlino, come visiting student della Freie Universität, beneficia anche di una borsa di perfezionamento presso la stessa università. Dall’ampliamento della tesi nasce la monografia dal titolo Rivoluzione pacifica e Unità. Celebrazioni e culture della memoria in Germania (1990-2015), pubblicata da Viella nel 2019. Inoltre, approfondendo le dinamiche identitarie e i processi di costruzione della memoria
pubblica si occupa di musei, memoriali, onomastica stradale, anniversari e commemorazioni, scrivendo articoli e contributi e partecipando a convegni nazionali ed internazionali.
Dal settembre 2021, per due anni, è assegnista di ricerca presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma, con un progetto sulle Relazioni culturali tra Italia e Repubblica democratica tedesca, fra sogno e disincanto. Il progetto approfondisce figure, snodi e processi di trasferimento culturale fra RDT e Italia sul piano della ricezione artistica e letteraria e su quello della costruzione del discorso politico, storico e memoriale, attraverso un’analisi incrociata dei repertori archivisti italiani. I suoi interessi di ricerca si sono così ampliati alla storia culturale della Guerra fredda e ai rapporti interdeschi in questa fase. Fra i diversi prodotti della ricerca, nel 2023 viene pubblicata la collettanea Italia-DDR. Nuove prospettive di ricerca.
Attualmente è assegnista di ricerca presso la Libera Università di Bolzano, con un progetto dedicato allo studio delle reti nazionaliste in Europa fra il 1919 e il 1933. Con un approccio transnazionale la ricerca è volta a ricostruire reti, contatti, scambi fra le formazioni nazionaliste di Italia, Germania e Austria.
Ha collaborato alla revisione dei manuali di storia Laterza, realizzati da A. Giardina, G. Sabbatucci, V. Vidotto fra il 2015 e il 2017, e tenuto laboratori per insegnanti delle scuole secondarie con la SIS. È socia delle società scientifiche: SISSCO, SISCALT, SIS, AIPH, Amici di Villa Vigoni.
Inoltre ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di storia e filosofia nelle scuole secondarie, dove ha lavorato per diversi anni.