Cannibali e Re - Cronache Ribelli

Nel giugno del 2016 nasce il collettivo “Cannibali e Re” che, attraverso le piattaforme social, si pone l’obiettivo di creare uno spazio di racconto storico alternativo a quelli classici poiché mette al centro della sua narrazione le vicende delle classi popolari, delle minoranze e delle soggettività oppresse. Grazie all’importante seguito ottenuto principalmente su Facebook, nell’aprile del 2018 il progetto diventa anche editoriale con l’uscita di Cronache Ribelli, un almanacco di storie autoprodotto. Si tratta del primo libro prodotto dall'omonima casa editrice.

Di pari passo allo sviluppo del percorso editoriale abbiamo proseguito il nostro lavoro di comunicazione sui social network dove oggi contiamo una comunità di oltre 300.000 persone (due account su Facebook e uno su Instagram, TikTok, Youtube e Telegram) e pubblichiamo almeno quindici contenuti settimanali che raggiungono una media di mezzo milione di persone.

Allo stesso tempo, grazie alla creazione di un’associazione culturale (oggi APS), abbiamo potuto sviluppare importanti progetti di divulgazione come la realizzazione gratuita di laboratori nelle scuole, documentari e podcast, collaborando con numerose realtà sociali e culturali del nostro paese.

Siamo una realtà totalmente indipendente.Tutte le nostre pubblicazioni e tutte le nostre attività culturali sono finanziate attraverso il supporto dei singoli lettori.

Fin dalla prima pubblicazione abbiamo scelto di non vendere all’interno dei grandi siti di e-commerce e nelle grandi catene librarie. Questo non ci ha impedito di distribuire oltre 20.000 libri in tutta Italia attraverso un nostro store online, di realizzare oltre 240 presentazione e di creare una rete fatta di librerie indipendenti, infoshop e spazi sociali.

In ultimo, ma non per importanza, ci teniamo a dire che tutto il nostro lavoro è strutturato in modo orizzontale. Non esistono gerarchie all’interno del nostro gruppo e nei confronti dei professionisti con cui collaboriamo.

Questo nostro modo di concepire la divulgazione, l’editoria indipendente e soprattutto l’organizzazione del lavoro non cambierà, poiché strettamente legato alla storia che vogliamo raccontare e di cui sentiamo di essere parte.