Recensioni

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A
Ribelli! - Cinque giochi in uno
Alessandra pinamonte
Interessante

Interessante quando si è tra amici militanti

La verità sulla sottocultura più longeva

Spesso e per errore si associa il termine skinheads ad un movimento che raduna nelle sue fila neonazisti picchiatori…. Per fortuna tutto ciò rappresenta una piccola parte della galassia skinheads e grazie a questo testo si scopre un movimento che nasce come non razzista ma legato invece alle radici musicali giamaicane ed ai solidi valori della working class inglese. Consigliato

Un’ottima sintesi

E’ un’ottima sintesi del pensiero e della vita, peraltro in riferimento allo sviluppo storico. Offre riferimenti per il approfondimenti.

Bene ma non benissimo

Libro molto interessante ed esauriente anche se scritto in modo un po ostico e poco scorrevole in certi punti.. Con un linguaggio un po troppo tecnico e accademico(sopratutto la prima parte) ... Ma in ogni caso pieno di informazioni utili per capire quel tipo di cultura. Godibile.

Acquisto utilissimo

Opera interessante e stimolante, super consigliata!

Bella idea!

L'idea è molto bella. Peccato solo che manchi qualche riferimento in più per le singole rivolte. Usandolo viene voglia di avere maggiori info. Un libretto con qualche dato di massima avrebbe aiutato!

Un libro prezioso per la didattica

“L’obbedienza cieca all’autorità e la mancanza di pensiero critico possono portare a compiere azioni malvagie senza una reale comprensione delle implicazioni morali”.
Ho scelto questa frase perché coglie un aspetto importante del libro Non esistono gli individuo, esiste la società, uno scrigno di memorie che narrano con semplicità e chiarezza i più celebri esperimenti sociali condotti in ambito accademico, per citarne solo alcuni, lo studio dello psicologo Stanley Schachter avente lo scopo di esaminare le reazioni di un gruppo nei confronti di un individuo che non si conformava alle opinioni collettive; l’esperimento condotto da Stanley Milgram che spiega molto bene il collegamento tra l’autorità in un sistema gerarchico e l’obbedienza, ma ancora lo studio di Jonathan Freedman che ci introduce ad una interessante riflessione: la minaccia di una punizione pesante è sufficiente a dissuadere da certi comportamenti? Sembra proprio di no, anzi, lo studio condotto rivela tutt’altro, punire non è solo una pratica che non affronta le radici dei comportamenti devianti, ma potrebbe, in alcuni casi, rafforzare la mentalità del “non ho niente da perdere” in categorie di persone già emarginate. In ultimo vorrei citare lo studio sull’effetto spettatore di Kitty Genovese, ovvero la tendenza a non agire o a ritardare l’azione in situazioni di emergenza quando vi sono altri individui presenti, questo principio è tecnicamente noto come “diffusione della responsabilità” e può portare a una riduzione dell’azione di aiuto in situazioni di emergenza.
Il libro provocatoriamente si appella a ciò che ha detto George Herbert Mead, uno dei fondatori della psicologia sociale, il quale ritiene che l’individuo sia un prodotto della società in cui vive, arrivando ad affermare che il “sé” non fa parte della persona fin dalla sua nascita, bensì si viene costituendo nell’interazione con altri individui e con la società. Il “sé” è formato da due parti distinte: l’“io” (la risposta che viene fornita dall’organismo agli atteggiamenti degli altri) e il “me” (la cui costituzione ha luogo via via che l’individuo cresce ed assorbe gli atteggiamenti e i modi di dire organizzati degli altri). Mead sostiene inoltre che lo sviluppo del sé sociale avviene mediante l’imitazione, il gioco libero e il gioco organizzato, dalla fusione di questi atteggiamenti ha luogo “l’altro generalizzato”, l’atteggiamento con cui l’intera collettività assume il comportamento del gruppo a cui appartiene. Funziona come uno strumento di controllo sociale che serve alla comunità per esercitare una sorveglianza sul comportamento dei singoli individui che la compongono. L’altro generalizzato servirà anche all’individuo come punto di riferimento per giudicare il suo comportamento. L’esito di tali posizioni non è affatto confortante e non vuole nemmeno esserlo, tale determinismo storico-sociale-culturale che sembra definire i comportamenti umani come il prodotto di condizionamenti esterni (familiari, educativi, politici, culturali ecc.) sembra purtroppo essere la giusta chiave di lettura anche della nostra storia recente. Tutti gli esperimenti abilmente descritti nel libro hanno qualcosa in comune: l’Altro cessa di esistere. L’augurio è quello di imparare a pensare in maniera eccentrica, andare fuori centro, cantare fuori dal coro, andare fuori essere (spezzare le catene dell’essere), sviluppare quel pensiero critico contrario alla nostra economia cognitiva che ci conduce a voler controllare e collocare tutto all’interno delle categorie note, che vuole espellere l’altro, il diverso, passando ad una concezione totalizzante (omologante), tutto ciò che è fuori o viene assimilato o espulso, la fine diventa mezzo.
Non esistono gli individui, esiste la società è un libro prezioso che si è rivelato molto utile nella didattica delle scienze umane e dell’educazione civica, un ottimo punto di partenza per costruire riflessioni con gli studenti, prestandosi bene anche in ottica interdisciplinare.

Dopo il primo acquisto vorrei averli tutti

liberi e selvaggi

Consigliato! Per chi vuole sentire storie di libertà !!

Saggio imperdibile

Lettura importante per chi vuole ricostruire la storia che nessuno racconta con la narrazione del pensiero e della vita di una donna straordinaria, che ha tenuto fede alla sua visione senza farsi intimorire da nessuno. Di questi tempi fa bene ricordare chi ha creduto nelle proprie idee.

Grazie!

Innanzitutto grazie per il grande lavoro di ricerca e pubblicazione che svolgete. Riguardo libro e spedizione, tutto perfetto e bellissimo, dal libro al poster, agli adesivi. Complimenti a voi e all'autore.

Martellanti

L'ho comprato con l'intenzione di leggerlo ma c'ho due figli che manco il tempo di guardarmi le mani mi danno.
Appena lo leggo recensisco

Todo de 10!

Todo ha sido genial,camiseta y envio.un saludo gracias!

Non tutti i racconti sono di buon livello. Comunque è una caratteristica abbastanza comune per le raccolte

Bellissimo

Libro da non perdere per chi vuole capire la storia del Messico moderno

Grandissimo Maestro Osvaldo Bayer

Lo escribo en castellano porque me acerca al maestro. Hermoso libro y tambien las palabras del Gordo Soriano no son de menos. Gracias por publicarlo.

bellissima storia vera

Una storia vera, sanguigna, della difesa della repubblica spagnola. Consigliato

l
Ken Saro-Wiwa (fumetto)
loretta moramarco

L'ho regalato ad un 12enne che l'ha molto apprezzato per i contenuti e la grafica!

Bellissima!

Bellissima e di ottima qualità. Spedizione super veloce